La storia delle
storie che pubblichiamo sul blog è la storia di una prospettiva di intervento psicosociale che
da circa un anno stiamo condividendo con un gruppo di famiglie con
disabilità. La storia di queste storie è anche la storia delle
parole che abbiamo scelto per dare voce in modo insolito ad alcune
questioni con cui ci siamo confrontati nel corso del lavoro. Un
lavoro in cui ci siamo rapportati alla disabilità senza pensare che
fosse qualcosa da curare, “condizionare”, riabilitare,
medicalizzare. Per questo le nostre storie parlano di bugie, di
rabbia, di voglia di andare altrove, dell'irresistibile tentazione di
non stare alle regole, del desiderio di potere sull'altro in una
parola di emozioni che organizzano i rapporti nella vita quotidiana.
In questo senso la disabilità è
per noi un pretesto per pensarsi implicati in quei rapporti e per pensare come coltivare la fuga
dall'hortum, l'uscita dal recinto, entro cui diversità e differenze
vengono solitamente confinate.
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