Il pomodoro è una pianta
dalle origini lontane importata dall'America per ben duecento anni
non venne usata per usi alimentari. La solanina, la sostanza presente
sulle foglie che sporca le mani di nero, la rese una pianta che
veniva considerata tossica anche nei suoi frutti. Un mito di
tossicità rimase attaccato alla nostra pianta per lunghi anni: venne
infatti essenzialmente usata per scopi estetici ed i contadini furono
gli ultimi a fidarsi di quello che ritenevano il frutto del diavolo.
Uno dei principali
ingredienti della nostra cucina, importato dagli Spagnoli che
dominavano nel Regno delle due Sicilie fu quindi visto inizialmente
come un un nemico, uno stravagante ornamento da tenere sotto
controllo: affascinante e pericoloso al contempo.
Questo almeno fino a
quando un qualche abitanti di Napoli non decise di utilizzarlo sopra
un pezzo di pasta forse spinto dagli stenti forse preso dal desiderio
di far venire un bel mal di pancia a qualche persona poco gradita. Il
risultato però fu sorprendente e il pomodoro divenne uno dei
principali ingredienti della nostra cucina.
Ma come si fa a
trasformare il nemico in amico? Forse occorre tentare un azione,
prendersi un rischio, scorgere una possibilità...Proviamo?