Durante il "Sporcati le mani LAB" al Think Green Eco Festival, con la terra e le piantine e con colori e pennelli ci si è potuti divertire ad impastare mani entro processi creativi e trasformativi. Bottiglie di plastica sono state reinventate in vasetti colorati pronti ad accogliere nuove piantine e storie di emozioni ed esperienze di lavoro. Ringraziamo tutte le curiose ed interessanti persone e famiglie incontrarte con cui è stato possibile scambiare storie e parlare delle esperienze e delle emozioni narrate nelle nostre storie. Alla prossima!
29 aprile 2013
23 aprile 2013
Note di viaggio oltre confine, al Think Green Ecofestival.
Alla
nostra prima uscita dall'Hortum, ci siamo avventurati fuori dal
seminato in un viaggio oltre confine con non poche domande in
mente...Che effetto avrebbero fatto le nostre storie? Come sarebbero
state interpretate dal curioso dal pollice verde, dalla signora
esigente, dal piccolo esploratore, dallo schivo passante?
Si
sarebbero sporcati le mani? Si sarebbero lasciati avvicinare dalle
nostre parole?
Alcune
riposte ora possiamo darle: le abbiamo raccolte nel nostro diario di
viaggio oltreconfine da cui riportiamo un dialogo tra due passanti incuriositi dai prodotti del nostro lavoro.
Signora curiosa al ThinkGreen Ecofestival: “Potrei prendere questa..si direi che questa va proprio bene per
me: la maggiorana..mentre per te il timo, la pianta della rabbia..non pensi?”
Marito della signora curiosa: "E che c' ho la rabbia io? Prendila tu piuttosto!!”
Signora curiosa: "Ma mica dicevo la malattia..la rabbia Franco, l'emozione della
rabbia...”
Indecisi
su a chi appartenesse quella strana emozione, ancora animatamente discutendo tra loro, se ne
andarono con le due piantine in mano non rendendosi conto che le avevano
comprate insieme e che nessuno dei due era malato...
Un pò di storia sulle storie.
La storia delle
storie che pubblichiamo sul blog è la storia di una prospettiva di intervento psicosociale che
da circa un anno stiamo condividendo con un gruppo di famiglie con
disabilità. La storia di queste storie è anche la storia delle
parole che abbiamo scelto per dare voce in modo insolito ad alcune
questioni con cui ci siamo confrontati nel corso del lavoro. Un
lavoro in cui ci siamo rapportati alla disabilità senza pensare che
fosse qualcosa da curare, “condizionare”, riabilitare,
medicalizzare. Per questo le nostre storie parlano di bugie, di
rabbia, di voglia di andare altrove, dell'irresistibile tentazione di
non stare alle regole, del desiderio di potere sull'altro in una
parola di emozioni che organizzano i rapporti nella vita quotidiana.
In questo senso la disabilità è
per noi un pretesto per pensarsi implicati in quei rapporti e per pensare come coltivare la fuga
dall'hortum, l'uscita dal recinto, entro cui diversità e differenze
vengono solitamente confinate.
ChiamaloSeVuoi Timo
Piantato
i primi di Marzo ogni minuscolo seme nero di
timo si è trasformato
in una piantina e non ha perso la sua occassione di crescere. Per noi
il suo aroma irresistibile è diventato il segnale che prepara
all'attacco. Consigliamo di coglierlo in
statu nascendi perchè
dopo 4 o 5 anni il suo fusto si irridisce e diventa legnoso, perenne,
costitutivo. E' tra le piante che più ricerchiamo nel nostro lavoro,
la usiamo per comprendere la rabbia, per dare senso alla violenza,
per costruire gentilezza.
20 aprile 2013
Sabato e domenica ci trovate al Think Green ecofestival!
ChiamaloSeVuoi al suo primo aprirsi al pubblico: un modo per raccontare quello che facciamo, le nostre storie, la nostra esperienza; ma anche un modo per conoscere ed esplorare le persone che incontriamo. Se volete incontraci siamo qui, oggi e domani, dalle 10 alle 23!
19 aprile 2013
ChiamalaSeVuoi Maggiorana
Proviene
dall'Oriente questa versione delicata dell'origano. Elegante, straniera di gran
classe, non si sporca le mani e si tiene a debita distanza da chi la vorrebbe
portare al suo stesso livello. Competitiva, sempre desiderosa di essere “una
spanna sopra gli altri”, la usiamo quando abbiamo paura e prendiamo la via più
breve, quando non riusciamo a prendere una posizione, quando ci viene difficile
tendere una mano.
ChiamaloSeVuoi Pomodoro in fuga dall'hortum
Poco consigliati per gli amanti della prevedibilità, questi pomodori striati romaneschi, nati precoci e numerosi in Febbraio, non ne hanno voluto sapere di stare alle nostre attese. Insofferenti verso qualsiasi vaso provasse a contenerli, ci hanno fatto capire che non potevamo pensare di chiuderli da qualche parte. Potevamo solo cambiare il nostro modo di guardarli, ora lo abbiamo capito e sono pronti, cercano qualcuno che capisca il senso della loro storia e che li accompagni in un viaggio fuori dall'hortum, recinto che a loro va stretto.
ChiamaloSeVuoi Falso Incenso
Nome
scientifico Plectranthus
coleoides comunemente nota come falso incenso la pianta che
abbiamo coltivato rappresenta la bugia, il falso. Come la bugia ha un profumo
inebriante che quasi disorienta. La coltiviamo da circa un anno e non finisce
mai di stupirci: c'è la bugia bianca, la bugia detta per non ferire, la bugia
detta per pigrizia, quella detta per raggirare l'altro e quella detta per fuggire
dai propri sentimenti. Per noi riconoscere la falsità è il primo passo per
coltivare parole e pensieri su ciò che ciò che solitamente è difficile dire.
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