Al ChiamaloSeVuoi vivaio lo scorso Martedì uno dei
nostri “vicini di campo” ci comunica di voler arare il terreno attorno agli
ulivi dietro la nostra serra dove si trovano alcuni filari di un'antica vigna
di Frascati Doc. Chiede una mano a liberare il terreno attorno agli ulivi per
poi poter arare il terreno: un lavoraccio che un tempo magari si sarebbe fatto
in tanti e che lui si ritrovava a fare da solo. Eccoci allora rimboccarci le
maniche e rimuovere fil di ferro in quantità per poi togliere pesanti pali di
cemento, speranzosi di avere in cambio quella bella antica vigna su cui avevamo
puntato gli occhi. Ci mettiamo così a spostare l'erba, facendoci spazio attorno ai voluttuosi filari
e giunti in prossimità della nostra meta iniziamo a scavare.
Non avevamo però fatto i conti con la stagione
non adatta al trapianto e con la difficoltà dell'impresa come laconicamente ci fa
notare il nostro vicino che forse si era posto lo stesso problema optando però
per arare il tutto e non pensarci più. Il vicino ci propone in alternativa di
provare a fare delle talee con i “ricacci” delle viti, metterle nella sabbia,
tenerle umide e poi sperare che spuntino
delle nuove radici. La proposta all’inizio però non ci convince.
Un po’ delusi ed avviliti torniamo a casa; in cerca di una
soluzione sostenibile facendo una ricerca su internet scopriamo che sui forum
di giardinaggio ed agricoltura il problema del trapianto della vecchia vigna
impazza. La questione sembra riguardare molti, chiama in causa la propria
storia familiare, evoca ricordi di gite al paese dei nonni con genitori zii e
cugini, con gli utenti della rete divisi tra chi si schiera per tentare
l'impresa e chi si rassegna di fronte alla difficoltà. In questo senso la
vecchia vigna è anche un simbolo che parla della nostalgia di quello che è
stato, della paura di perderlo ma anche della possibilità di recuperarlo e
della fatica di trovare un modo di integrarlo nella propria vita, nella propria
identità.
La proposta del vicino di piantare vecchie talee al
posto di trapiantare l’intera vigna
diviene così più interessante: nel nuovo vitigno ci sarebbe anche un po' del
vecchio e per il resto chissà, solo il tempo potrà dircelo... vale la pena
provare!
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